IL PROGETTO

 

Le immagini esercitano oggi un ruolo cruciale nell’influenzare ogni aspetto della nostra vita. Questione d’Immagine analizza l’utilizzo della fotografia e del video nei mezzi di informazione italiani, con particolare attenzione ai temi sociali. Le analisi pubblicate sul sito descrivono e interpretano i nuovi e diversi significati che l’immagine, sia statica che in movimento, assume nel sistema dei media. Il nostro obiettivo è analizzare le immagini per i significati che evocano e per il loro impatto nell’elaborazione di discorsi politici e sociali: le immagini nei meccanismi di produzione di informazioni e come oggetto culturale, la loro forza nel costruire confini simbolici tra temi, soggetti, argomenti. Questo progetto nasce e si sviluppa come estensione di Parlare civile, sito che fornisce un supporto pratico a giornalisti e comunicatori per l’utilizzo di un linguaggio corretto sulle questioni sociali.

Il progetto è sostenuto da Open Society Foundations.

Argomenti

 

Più che uno studio sull’immagine è una ricerca sulla costruzione dell’immaginario. Immigrazione, Rom e Sinti, Aids, Droghe e Genere sono gli argomenti affrontati partendo da alcuni casi simbolo, visti come chiavi per comprendere la rappresentazione delle questioni sociali più controverse. Gli scatti rubati di Kate Moss intenta a preparare ed assumere cocaina sulla copertina del Daily Mirror sono l’icona di un’epoca, in grado di saldare successo e bellezza con il consumo di droga e di spazzare via gli scenari classici di tunnel ed emarginazione. Nonostante le donne rappresentino una minoranza nella popolazione di consumatori di droghe, rappresentano, in maggioranza, tale mondo sui magazine. Al contrario le immagini associate all’Aids oscillano tra la drammaticità e l’estraneità emotiva: laboratori scientifici, provette, il virus, l’Africa e il ribbon rosso. Anche la narrazione dei migranti è distante dal vissuto quotidiano. Un racconto che legge l’immigrazione attraverso gli sbarchi, oppure passando solo per rivolte, stupri e traffici. Il musulmano in preghiera e la donna col velo, fotografie altamente stereotipate, sono le icone del mondo arabo in Italia. L’immagine del migrante si appiattisce su quella miserabile dell’uomo fuggito alla morte per approdare in una terra promessa, oppure sulla storia a lieto fine di quelli che “ce l’hanno fatta”, secondo il cliché occidentale del trionfo solitario dell’eroe.

Press Area

 

Per restare sempre aggiornati in questa sezione trovate news e articoli selezionati da Redattore Sociale collegati alle tematiche del progetto e gli eventi di presentazione e la rassegna stampa dedicata al progetto.

Contatti

E-mail

Per informazioni: [email protected]

Per organizzare una presentazione del progetto: [email protected]